Argilla per sfiammare

Quali le tipologie e come si usano.

Buongiooooorno bellezze! Oggi parliamo di argilla per sfiammare.

L’argilla è un rimedio che ormai conosciamo tutti e viene utilizzata ampiamente per le sue varie proprietà: è antinfiammatoriaantibatterica, purificantecicatrizzante. L’argilla maggiormente impiegata per sfiammare è quella verde ricca di silicio e alluminio e in porzioni più ridotte molti altri minerali come rame, ferro, argento.

 

Cos’è l’argilla

Per argilla si intende “una roccia sedimentaria elastica incoerente non litificata a grana finissima, con costituenti mineralogici ad alta eterogeneità”. Il componente principale è il silicato di alluminio idrato, conosciuto come silice. Nella composizione dell’argilla poi possono essere presenti sali di varia natura, come carbonati, solfuri o fosfati e ossidi di ferro, di calcio, di alluminio, di manganese, di potassio, di sodio. Per esempio l’argilla verde deve il suo colore ad un contenuto elevato di ferro trivalente.

 

Tipologie di argilla   


Esistono varie tipologie di argilla:

  • Argilla Verde: l’argilla verde è costituita da diversi composti con alta percentuale di ossidi, silice, allumina, ossido ferrico, biossido di titanio, ossido di calcio, ossido di magnesio, ossido di manganese, ossido di sodio, ossido di potassio. Inoltre, in alcuni tipi di argilla verde sono presenti anche altri elementi, come zinco, rame, zolfo, carbonio, azoto, fosforo e cloro. L’argilla verde è indicata per impacchi e per togliere i gonfiori e depurarsi. Nello specifico l’argilla verde è efficace per le infiammazioni tendinee.
  • Argilla Bianca: detta anche caolino, contiene un’alta percentuale di silicio e di alluminio. E’ estremamente fine e viene utilizzata anche per uso interno: lenisce le fermentazioni intestinali da intossicazione batterica e ne regola il transito. Per uso esterno è indicata per maschere viso dalle proprietà purificanti e astringenti.
  • Argilla Rossa: è caratterizzata dall’alta presenza di ferro. E’ utilizzata per problematiche di infiammazione della pelle, dermatiti, foruncolosi. E’ utile anche in casi di traumi come contusioni, ecchimosi, ematomi, assorbe le infiammazioni, i versamenti e toglie i dolori.
  • Argilla Gialla: è caratterizzata dalla presenza di ferro e rame. Migliora la sua efficacia se abbinata all’argilla rossa o all’argilla verde. Possiede proprietà rinfrescanti, decongestionanti e disinfiammanti per muscoli, tendini e ossa.
  • Argilla Grigia: detta anche argilla tedesca, deve il suo colore all’altissima concentrazione di silicio. E’ un potente remineralizzante, può essere utilizzata per uso interno come alcalinizzante per sedare le infiammazioni intestinali, e come antiacido.

Benefici dell’argilla  

L’argilla è in grado di assorbire l’eccesso di calore, l’infiammazione, ristagni d’acqua e attenua anche il dolore. Vi sono varie scuole di pensiero sui tempi di posa dell’impacco d’argilla, chi sostiene intorno ai 30 minuti, chi fino a che non secca.

In caso di infiammazione è il nostro corpo stesso che ci informa quando è ora di risciacquare la parte: in genere infatti la porzione trattata con l’argilla porta l’eccesso di calore in superficie e la percezione di fastidio crescente, quasi di un fuoco diventa ben presente e ci informa che è ora di risciacquare con acqua tiepida. L’argilla oltre a essere un potente antinfiammatorio, può essere utilizzata come cataplasma in caso di bronchite, da applicare calda.

Invece, è da applicarsi fredda per trattare problematiche circolatorie degli arti inferiori, aiuta a defaticare le gambe, asciuga i ristagni, e a ripristinare la tonicità.

Anche la cellulite può essere trattata con l’argilla, in grado di assorbire i liquidi in eccesso e di decongestionare la pelle. Può essere arricchita di oli essenziali circolatori come l’olio di cedro, l’olio di limone, olio di arancio amaro, l’olio di cipresso.

 

Come si usa l’argilla          

L’argilla in polvere deve essere stemperata con poca acqua e un cucchiaio di olio d’oliva per rendere il composto elastico e cremoso.
La consistenza deve essere densa se al contrario vedete che il composto è troppo liquido bisogna aggiungere ancora un po’ di argilla. In genere le proporzioni sono 2 cucchiai di argilla, due cucchiai d’acqua 1 cucchiaio d’olio.

A proposito di cucchiaio: mai usare quello di metallo, l’argilla non deve entrare in contatto con il metallo, quindi è consigliato un cucchiaio di legno e il composto può essere preparato in una ciotola di ceramica.

Al composto possiamo poi aggiungere un olio essenziale che ne caratterizzi l’utilizzo. Per un impiastro antinfiammatorio possono andar bene l’olio essenziale di cipresso, il timo rosso, la menta, l’eucalipto.

 

Quando usare l’argilla

L’argilla è utile per svariati impieghi, grazie alle sue proprietà dermo-riequilibranti, disintossicanti, disinfiammanti.

  • Infiammazioni articolari: piedi, caviglie, ginocchia, spalle, gomiti, polsi, mani sono destinatari di cataplasmi di argilla in caso di infiammazioni, borsiti, edemi. Gli impacchi d’argilla per l’artrosi sono un valido aiuto, in particolare gli impacchi di argilla verde per l’artrosi alle mani sono lenitivi per gli eccessi di dolori articolari.
  • Pelli grasse e acneiche: le proprietà antibatteriche, purificanti, e leggermente esfolianti dell’argilla promuovono il controllo dell’eccesso di sebo e con un miglioramento dell’aspetto di questo tipo di pelli.
  • Capelli grassi e cute impura: una maschera d’argilla solo alla radice del capello aiuta a purificare cuoio capelluto e chioma con un apporto remineralizzante.
  • Fanghi anticellulite: in caso di ristagni linfatici, edemi, cattiva circolazione e cellulite, impacchi di fanghi con componente d’argilla contribuiscono alla disinfiammazione dei pannicoli.

 

L’argilla per le infiammazioni e dolori reumatici

I dolori articolari limitano la capacità motoria, poiché vengono fortemente avvertiti. Generalmente le parti coinvolte sono i piedi e le dita delle mani, la porzione cervicale e le spalle, le ginocchia e la zona lombare della schiena.

L’origine del dolore articolare è di natura varia: sbalzi termici, eccesso di umidità, patologie infiammatorie come l’artrosi, l’artrite, le borsiti. Questa sensazione dolorosa è provocata molto spesso dall’infiammazione dei tessuti. L’argilla viene usata in questi casi sottoforma di cataplasma da posizionare a contatto con la parte del corpo che ha il dolore.

In base alla natura del dolore il cataplasma può essere caldo o freddo e non sempre è facile capire come agire:

  • Dolori ossei: cataplasma caldo aggiungendo arnica e artiglio del diavolo.
  • Lombalgia: cataplasma caldo di argilla verde aggiungendo arnica e artiglio del diavolo.
  • Dolori muscolari: cataplasma caldo di argilla verde e argilla rossa aggiungendo olio essenziale di eucalipto, menta.
  • Dolori tendinei: cataplasma caldo di argilla verde e argilla rossa aggiungendo olio essenziale di eucalipto.
  • Dolori reumatici: cataplasma caldo di argilla rossa e gialla aggiungendo l’olio essenziale di timo.
  • Distorsione: dopo l’impacco con ghiaccio, cataplasma freddo di argilla rossa e gialla aggiungendo arnica. Basti pensare ai vari traumi del ginocchio, articolazione complessa che risponde bene all’applicazione dell’argilla per sfiammare il ginocchio nelle sue varie parti (tessuto molle, parte ossea, parte tendinea).
  • Contusione: dopo l’impacco con ghiaccio, cataplasma freddo di argilla rossa aggiungendo arnica ed equiseto.

Sostanzialmente se il dolore è provocato da contrattura, irrigidimento muscolare, “colpo di freddo” il cataplasma deve essere caldo, per consentire all’argilla di rilasciare tutte le sue proprietà miorilassanti, decongestionanti, remineralizzanti. Se il dolore è provocato da un trauma, un’infiammazione, che porta anche a edema, il cataplasma deve essere freddo per consentire all’argilla di assorbire l’eccesso di calore, il versamento, il gonfiore.

E voi, utilizzate l’argilla?

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Alla prossima bellezze!!!